MARE - Le Casa De Paoli - Palermo

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Mare
Mondello: impossibile non nominarlo nonostante sia  fin troppo turistico di giorno e con un tocco quasi snob la sera, quando  ci si concede una passeggiata tra bancarelle e gelaterie. Eppure con  quel suo mix di gente e a circa 11 chilometri dal centro della città,  colpisce per la sabbia bianchissima e una serie di correnti che regalano  all’acqua gradazioni dal blu al turchese. Tra monte Pellegrino e il  monte Gallo vanta una spiaggia di un chilometro e mezzo, tra la parte  libera e quella a pagamento con l’annesso borgo di pescatori tutto da  scoprire.

Capo Gallo: la riserva è il luogo dove  cresce spontanea la palma nana e non c’è una spiaggia, ma solo degli  scogli e un mare da favola. Vi si accede pagando una cifra simbolica di  pochi euro, ma da queste parti i fondali regalano uno spettacolo di  fauna marina, tra cui l’aragosta.

Addaura: sul  versante nord c’è anche questa zona, che deriva dalla forma dialettale  della parola “alloro”. Vi si arriva o dai Cantieri Navali o dal parco  della Favorita. Tra ricchi fondali e belle villette, è una zona molto  richiesta in estate.

Arenella-Vergine Maria: spiaggia dorata e molto ampia, vanta una tonnara con ancore in mostra e  fondali subito alti. Di solito è preferita come solarium.

Sferracavallo: si tratta di una borgata marinara carica di ottimi ristoranti di pesce a  prezzo, più o meno, fisso. La Baia del Corallo, si trova a ridosso  dello stabilimento della Marina Militare, con panorama verde smeraldo.  Sul litorale sud, invece, c’è Barcarello con il suo reef corallino e la  sua banchina calcarea a pelo d’acqua.

Isola delle Femmine: varie leggende e storie si susseguono intorno al nome in questione. C’è  chi parla della presenza di un carcere femminile e chi racconta che  deriverebbe dall’arabo “Fim”, cioè insenatura. Ancora, potrebbe  provenire da Eufemie, governatore bizantino di Messina. Plinio il  giovane, invece, parlava di un’isola carica di belle donne. Si tratta di  un isolotto a 300 metri dalla costa con una torre di avvistamento  cinquecentesta e oggi riserva naturale, gestita dalla Lega Italiana Protezione Uccelli.

Capaci: carico di stabilimenti balneari e un tratto di spiaggia libera, vanta fondali bassi e sabbiosi.

Cinisi: sabbia dorata e fine sulla spiaggia di Magaggiari, all’uscita del paese, che pur essendo libera è ricca di punti di ristoro.

Punta Raisi: Non lontano dall’aeroporto di Falcone e Borsellino è carico di fondali  bassi e pescosi. Vi si arriva seguendo l’autostrada con uscita per  Villagrazia di Carini.

Terrasini: le rocce sono  rossastre con venature bianche e spicca Cala Rossa, che si raggiunge sia  dalla SS 113 che dall’Autostrada per Trapani.

Trappeto: sabbia per svariati metri, ma un mare non di rado mosso eppure splendido.

Balestrate: per via delle correnti, spesso l’acqua in zona è più fredda e il nome  deriva dalla balestra, che in periodo normanno fu usata per un tiro  dalla costa all’entroterra.
Splendido, poi, il versante sud con tantissime baie, tra le quali:

Ficarazzi: Con la spiaggia di Crucicchia rappresenta la prima zona balneabile dopo  aver superato i tratti un tempo ricercati e ora spesso inquinati di  Romagnolo, Bandita e Acqua dei Corsari.

Santa Flavia: dominata dal Monte Catalfano, vicino Solunto, roccaforte fenicia, ha un  litorale che in barca permette di giungere alla Secca delle Formiche,  paradiso per i sub. Da non dimenticare il litorale di Mongerbino, con la  mitica caletta “Ai Francesi” e quella del “Kafara” con l’omonimo  albergo annesso e una serie di scorci tutti da provare lungo la strada  che collega i due tratti di mare.

Capo Zafferano: con il Lido dei Carabinieri, Solanto, l’antica tonnara e il castello  dei Principi di San Vincenzo. Superata la la Torre Sperlinga si incontra  il lido di Fondachello.

Casteldaccia e Altavilla Milicia: la prima, tra scogli bassi e spiagge di sabbia era splendida area fino  agli Anni Sessanta, fino a quando una intensa edificazione ha cancellato  una zona, ora pian piano di nuovo pronta ad essere riscoperta. Ad  Altavilla sono tante le insenature da provare, alcune di accesso non  semplice, a cominciare dalla spiaggia libera di Ravetto. Proseguendo  vale la pena di giungere pure nelle aree di mare di Trabia, Termini  Imerese Lascari, Campofelice di Roccella, finale di Pollina.

Cefalù: il nome deriva dal greco Kefaloidion e dal punico Kefa (testa), dovuto  alla caratteristica forma della rocca.Tra mura megalitiche e un grazioso  centro abitato ricco di storia, la spiaggia è molto bella e  chilometrica e la sera ci si può rilassare tra ristoranti e gelaterie,  prima magari di raggiungere il Duomo illuminato.
By Vicio

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